Cellulite e ritenzione idrica: quali sono le differenze?

Spesso si tende ad usare i termini cellulite e ritenzione idrica come se fossero sinonimi, ma in realtà si tratta di due problematiche distinte. Riconoscere la differenza tra cellulite e ritenzione idrica è essenziale per valutare l’inestetismo da trattare e consente di intraprendere il percorso di cura più adeguato e di ottenere risultati concreti e duraturi.

LA RITENZIONE IDRICA: LE CAUSE

La ritenzione idrica è un disturbo piuttosto diffuso, che colpisce soprattutto le donne, indipendentemente dal peso corporeo. Si manifesta con la tendenza dell’organismo a trattenere ed accumulare liquidi e tossine. Questo ristagno di fluidi può interessare tutto il corpo, ma si concentra più frequentemente nelle zone predisposte all’accumulo di grasso, come addome, cosce e glutei.

LA CELLULITE E RITENZIONE IDRICA

In assenza di patologie importanti, lo stile di vita — e in particolare la sedentarietà — rappresenta la principale causa della ritenzione idrica. La sedentarietà compromette il corretto funzionamento del sistema cardiovascolare, soprattutto quello venoso e linfatico, causando un rallentamento della circolazione e favorendo il ristagno di liquidi e tossine nei tessuti. Questo accumulo può innescare uno stato infiammatorio locale, che a sua volta può predisporre allo sviluppo della cellulite.

COME RICONOSCERE LA RITENZIONE IDRICA

Il segno principale della ritenzione idrica è l’edema, una condizione in cui l’accumulo di liquidi nei tessuti ne causa un anomalo rigonfiamento. La ritenzione idrica si manifesta nelle aree del corpo maggiormente soggette all’accumulo di grasso, come cosce, addome e glutei. Un modo semplice per riconoscerla è premere un dito sulla pelle: se attorno al punto di pressione compare un alone biancastro, è probabile che si tratti di ritenzione idrica.

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LA CELLULITE E LA PELLE A BUCCIA D’ARANCIA

La cellulite, al pari della ritenzione idrica, è un disturbo molto comune, che interessa prevalentemente le donne, indipendentemente dalla loro costituzione fisica. In ambito medico è conosciuta come panniculopatia edemato-fibrosclerotica, una condizione caratterizzata da un’infiammazione del tessuto adiposo sottocutaneo. Questo processo infiammatorio altera la struttura del tessuto connettivo, che tende a indurirsi e fibrotizzarsi, dando origine al caratteristico aspetto a “buccia d’arancia” della pelle.

LA CELLULITE: LE CAUSE

Le cause all’origine della cellulite non sono ancora del tutto definite, ma gli studi attuali indicano che le aree colpite presentano frequentemente un accumulo di liquidi e tossine. Questo fenomeno è legato a un’alterata funzionalità del sistema cardiovascolare, in particolare di quello venoso e linfatico, che compromette il corretto drenaggio.

Questo accumulo provoca una sofferenza del tessuto a causa del ristagno di prodotti di rifiuto e della condizione di ipossia che si viene a creare causano un’alterazione locale che sfocia in uno stato infiammatorio. A livello dermico, questo processo stimola la produzione di nuovo tessuto fibroso e l’ispessimento dei setti connettivali esistenti, dando origine alle classiche irregolarità cutanee associate alla cellulite.

Se trascurata, la condizione tende a peggiorare progressivamente. La formazione di nuovo tessuto fibrotico promuove un’ulteriore degenerazione della microcircolazione, favorendo un ulteriore ristagno di liquidi e tossine che accentua l’infiammazione e aggrava ulteriormente la cellulite.

COME RICONOSCERE LA CELLULITE

La cellulite può manifestarsi in forma localizzata, limitandosi a zone specifiche come fianchi, ginocchia e cosce, oppure in forma diffusa, coinvolgendo porzioni più estese del corpo.

Si sviluppa attraverso diverse fasi, il cui avanzamento determina la gravità del disturbo. Per valutarne l’entità, si possono utilizzare diverse scale convalidate. Tra queste, la scala Nürnberger-Müller è una delle più comuni: si basa su un’osservazione puramente qualitativa e classifica la cellulite in base all’aspetto visivo delle fossette sulla pelle.

GRADO DESCRIZIONE DELLA GRAVITÀ DELLA CELLULITE

0             La pelle è liscia sia in posizione sdraiata che in piedi

I              La pelle è liscia a riposo, ma mostra un aspetto simile a un materasso quando viene pizzicata

II             La pelle è liscia a riposo, ma ha un aspetto simile a un materasso quando è in piedi

III            La pelle ha un aspetto simile a un materasso sia in posizione sdraiata che in piedi

CELLULITE E RITENZIONE IDRICA: I RIMEDI EFFICACI

Comprendere la differenza tra cellulite e ritenzione idrica è fondamentale per affrontare in modo efficace questi inestetismi tanto diffusi quanto spesso confusi. Sebbene possano essere correlati — la ritenzione può infatti contribuire alla formazione della cellulite — si tratta di condizioni diverse per cause, manifestazioni e trattamenti.

Una corretta valutazione da parte di professionisti qualificati è il primo passo per scegliere il percorso più adatto, che può includere interventi mirati sullo stile di vita, trattamenti estetici o percorsi specifici di benessere. Individuare con precisione il problema consente non solo di intervenire in maniera mirata, ma anche di ottenere risultati più efficaci e duraturi nel tempo. Conoscere il proprio corpo è il primo vero gesto di cura verso sé stessi.

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Dott.ssa Vanessa De Leonardis

Biologa Nutrizionista di Selenia Italia

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