Il grasso localizzato è sia un inestetismo che un fattore di rischio per la salute, in particolare quando si manifesta sotto forma di obesità centrale, con un accumulo di adipe nella zona addominale. Questo tipo di grasso è costituito da cellule adipose che trattengono una maggiore quantità di lipidi rispetto ad altre aree del corpo, rendendone più difficile la riduzione.
In termini semplici, il grasso localizzato corrisponde alle zone del corpo dove l’accumulo di tessuto adiposo è più marcato. Nella popolazione adulta, queste aree includono principalmente:
L’accumulo di grasso dipende da un bilancio energetico positivo, ovvero dall’introduzione di più calorie di quante ne vengano bruciate. Tuttavia, la sua distribuzione è influenzata da diversi fattori, alcuni dei quali difficili da modificare.
La predisposizione genetica gioca un ruolo chiave nella distribuzione del grasso localizzato. Se in famiglia è comune accumulare adipe in determinate zone, è probabile che anche figli e nipoti erediteranno questa conformazione.
La distribuzione del grasso localizzato varia tra uomini e donne:
Questo è dovuto all’influenza ormonale: il profilo androgeno maschile favorisce la distribuzione del grasso a livello addominale (conformazione a mela), mentre gli estrogeni femminili determinano una maggiore concentrazione di adipe nella parte inferiore del corpo (conformazione a pera).
Un esempio evidente di questa dinamica è la menopausa, quando il calo degli estrogeni porta a un cambiamento nella distribuzione del grasso, favorendo l’accumulo anche nella parte superiore del corpo, soprattutto nella zona addominale.
Alcuni squilibri ormonali e terapie farmacologiche possono alterare la distribuzione del grasso localizzato. Ad esempio, negli uomini, l’uso di estrogeni e progesterone può favorire l’accumulo adiposo tipico del deposito ginoide.
Uno stile di vita stressante aumenta la produzione di cortisolo, un ormone che favorisce l’accumulo di grasso localizzato nella zona addominale.
Con l’invecchiamento, le variazioni ormonali tendono a favorire l’accumulo di grasso localizzato, specialmente nella parte superiore del corpo.
La lipolisi, ovvero il processo di smaltimento dei grassi, viene attivata dagli ormoni adrenergici (adrenalina e noradrenalina), che si legano a specifici recettori presenti nel tessuto adiposo. Questi recettori si dividono in due categorie principali:
Il grasso localizzato contiene una maggiore quantità di Alfa-recettori, motivo per cui risponde meno agli stimoli che favoriscono la riduzione dell’adipe. Inoltre, presenta un’elevata concentrazione di recettori per gli estrogeni, ormoni che, legandosi a questi recettori, favoriscono ulteriormente l’accumulo di grasso.
Per ridurre il grasso localizzato è necessario adottare un approccio integrato che includa alimentazione equilibrata, attività fisica e trattamenti mirati.
Una corretta alimentazione è fondamentale per controllare l’accumulo di grasso. Alcune strategie utili includono:
L’attività fisica è essenziale per ridurre il grasso localizzato e migliorare la composizione corporea. Gli esercizi più efficaci sono:
Esistono diverse tecnologie estetiche che possono favorire la riduzione del grasso localizzato:
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Il grasso localizzato è il risultato di una combinazione di fattori genetici, ormonali, ambientali e fisiologici, che ne determinano sia la localizzazione sia la difficoltà nello smaltimento.
Sebbene alcuni aspetti, come genetica, età e sesso, non siano modificabili, è possibile intervenire adottando uno stile di vita sano, basato su:
Comprendere le cause e i meccanismi alla base del grasso localizzato è il primo passo per adottare una strategia efficace per prevenirlo e ridurlo.
Dott.ssa Vanessa De Leonardis
Biologa Nutrizionista di Selenia Italia